Lun. Ott 28th, 2024

Monsignor Oliva esorta la comunità diocesana a pregare e sostenere i missionari, ricordando l’importanza della missione per ogni fedele

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In occasione della 98a Giornata Missionaria Mondiale, che si terrà domenica 29 ottobre 2024, il Vescovo di Locri-Gerace, Monsignor Francesco Oliva, ha rivolto un messaggio alla comunità diocesana, invitando i fedeli a partecipare attivamente alla missione della Chiesa. Sottolineando il tema scelto da Papa Francesco, “Andate e invitate al banchetto tutti”, Monsignor Oliva ha ribadito l’urgenza della missione e il ruolo fondamentale di ogni discepolo missionario: “Nessuno può tenere per sé il dono della fede ricevuto”.

Il Vescovo ha evidenziato che la missione, iniziata duemila anni fa dal Redentore, deve proseguire ancora oggi, con la partecipazione di tutti. In questa speciale giornata, Monsignor Oliva ha chiesto alla comunità di pregare per i missionari che, rispondendo alla chiamata di Cristo, hanno lasciato la loro patria per portare il Vangelo in luoghi lontani.

Oltre alla preghiera, è stato sottolineato anche il valore del sostegno economico, invitando le parrocchie ad organizzare la tradizionale Colletta Missionaria. Le offerte saranno destinate al Fondo universale di solidarietà della Pontificia Opera della Propagazione della Fede, a beneficio delle missioni di tutto il mondo.

A coronare l’Ottobre missionario, la diocesi di Locri-Gerace accoglierà Monsignor Lazarus Vitali Msimbe, Vescovo di Morogoro (Tanzania), dal 26 al 28 ottobre. Monsignor Msimbe offrirà una testimonianza missionaria dalla sua diocesi, dove la Congregazione delle Ancelle Parrocchiali dello Spirito Santo, nata a Portigliola, ha avviato la missione “Sorgente di Speranza”. Egli presiederà la Veglia missionaria il 26 ottobre nella Cattedrale di Locri.

Monsignor Oliva ha voluto rivolgere un pensiero speciale ai missionari che operano in terre segnate da conflitti, ricordando che “senza pace, la missione diventa ancora più difficile”. Ha invitato i fedeli a pregare per la pace, soprattutto in quelle terre dove la guerra continua a imperversare, come la Palestina, luogo in cui Cristo si è fatto uomo. “Il Dio che annunciamo è il Dio della pace”, ha concluso il Vescovo.