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CITTA’ METROPOLITANA DI REGGIO CALABRIA

IL PROFESSORE GIUSEPPE CARIDI 

PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI GIUSEPPE CARIDI

FERRANTE RE DI NAPOLI

Quando il potere era al Sud

GIUSEPPE CARIDI: FERRANTE RE DI NAPOLI – Quando il potere era al Sud

Giuseppe Caridi, rinomato storico e autore di numerose opere sulla storia del Mezzogiorno d’Italia, ha recentemente pubblicato un libro intitolato “Ferrante Re di Napoli: Quando il potere era al Sud”, che getta nuova luce su uno dei sovrani più affascinanti e controversi del Quattrocento italiano.

Un Re Moderno in un’epoca Medievale

Ferrante d’Aragona, noto anche come Ferdinando I di Napoli, regnò dal 1458 al 1494, un periodo turbolento segnato da conflitti interni e pressioni esterne. Nato nel 1424, Ferrante era figlio illegittimo di Alfonso V d’Aragona, ma la sua ascesa al trono di Napoli non fu impedita da questo fatto. Anzi, riuscì a consolidare il proprio potere e a governare con grande abilità politica e militare.

Caridi descrive Ferrante come un sovrano dotato di una visione moderna del governo. Promosse riforme amministrative e fiscali che migliorarono l’efficienza dello stato e rafforzarono l’autorità reale. Fu anche un mecenate delle arti e della cultura, contribuendo alla fioritura del Rinascimento nel Sud Italia. Tuttavia, il suo regno fu anche caratterizzato da una politica spietata nei confronti dei nemici e da una gestione rigida del potere.

Il Contesto Storico e Politico

Nel libro, Caridi esplora il contesto storico in cui Ferrante operava, un’epoca in cui l’Italia era frammentata in numerosi stati indipendenti, spesso in guerra tra loro. Il regno di Napoli era uno dei principali stati della penisola e svolgeva un ruolo cruciale negli equilibri di potere dell’epoca.

Ferrante dovette affrontare numerose sfide, tra cui le ambizioni dei baroni locali, le minacce dei nemici esterni come i Turchi Ottomani e le pressioni delle altre potenze italiane, come il Papato e il Ducato di Milano. Nonostante queste difficoltà, riuscì a mantenere il controllo del suo regno e a respingere numerosi tentativi di usurpazione.

Una Figura Contraddittoria

Uno degli aspetti più interessanti del libro di Caridi è la complessità della figura di Ferrante. Da una parte, era un sovrano illuminato, che cercava di modernizzare il suo regno e di promuovere il benessere dei suoi sudditi. Dall’altra, era un politico spietato, pronto a usare la forza e l’inganno per mantenere il potere. Questa dualità rende Ferrante una figura affascinante e degna di studio.

L’Eredità di Ferrante

Caridi conclude il suo libro esaminando l’eredità di Ferrante. Sebbene il suo regno sia stato segnato da conflitti e tensioni, ha lasciato un segno indelebile nella storia del Sud Italia. Le riforme da lui introdotte e il suo sostegno alle arti hanno contribuito a plasmare il volto del Mezzogiorno, lasciando un’eredità che sarebbe durata per secoli.

“Ferrante Re di Napoli: Quando il potere era al Sud” di Giuseppe Caridi è un’opera fondamentale per chiunque sia interessato alla storia dell’Italia meridionale e alla figura di uno dei suoi sovrani più enigmatici. Con una narrazione avvincente e una ricerca accurata, Caridi ci offre un ritratto vivido di un’epoca in cui il Sud Italia era al centro del potere e dell’influenza.

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Di Rocco Romeo

Docente, Giornalista, Scrittore