Mer. Nov 13th, 2024
foto diffusa da carabinieri

Non aveva ancora compiuto 17 anni quando il 22 aprile 2004, partecipò con altri tre giovanissimi (tutti maggiorenni e tutti già condannati in via definitiva) all’agguato di ‘ndrangheta nel quale morì il 43enne Salvatore Blasco, considerato il braccio destro del boss di Cutro Nicolino Grande Aracri.

Continua....


futura
autolinee-federico-agos-24
JonicaClima
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

 

Per quell’omicidio di mafia commesso quanto era ancora minorenne, nei giorni scorsi Antonio Ciampà, oggi 31enne, è stato definitivamente condannato dalla Corte di Cassazione che ha respinto il suo ultimo ricorso contro la sentenza di appello. Il 31enne di Cutro deve scontare una condanna definitiva a 10 anni e 6 mesi di reclusione.

Per questo è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Crotone. I militari hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catanzaro a carico di Ciampà.

Il delitto di Salvatore Blasco per il quale sono già in carcere da anni Antonio Dragone, Giovanni Oliverio e Giuseppe Ciampà, fratello maggiore del 31enne, venne ascritto dagli investigatori della Dda come uno dei fatti di sangue di quella tragica e cruenta guerra di mafia che ebbe come teatro in quegli anni il territorio compreso tra Cutro e Isola Capo Rizzuto.

Gazzettadelsud.it