Mar. Lug 16th, 2024

E’ giunta una nuova forma d’Arte nella Locride. Stiamo parlando della Capoeira, lotta di liberazione dalla schiavitù.

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Inventata dagli schiavi africani “deportati” in Brasile per lavorare nei campi di canna da zucchero, nelle colonie portoghesi, oggi si presenta come l’Arte marziale brasiliana.

È una lotta, ma è anche una danza.

Come è facilmente intuibile, non era concesso loro allenarsi apertamente perciò fu camuffata come una danza inserendo i canti e gli strumenti musicali tipici del mondo africano.

Canti che tramandavano attraverso la musica tradizioni, miti e leggende africane oltre a racconti della vita quotidiana al tempo della schiavitù, conservando e preservando in tal modo la memoria storica di una cultura ancestrale.

Oggi è presente in più di 160 Paesi nel Mondo, dichiarata dall’UNESCO PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE DELL’UMANITÀ.

Al di là dell’affascinante storia che ne segna l’inizio, sin da subito ha dimostrato il suo valore fondamentale come Arte della SOCIALIZZAZIONE.

Basti pensare come all’interno della stessa “Roda” (luogo sia ideale che fisico, in cui si dimostrano e mettono in pratica le competenze acquisite, sempre modulati da musica, canto) siano presenti “jogadores” (giocatori/amici/compagni) di età, sesso, cultura ed estrazione sociale diversi.

Un esempio tra tutti, Binda Capoeira da anni sta portando avanti un progetto nei campi profughi del Medio Oriente, in cui la Capoeira unisce Ebrei e Musulmani all’interno di una roda in cui giocano, cantano e sorridono insieme i rappresentanti di due culture fortemente in contrasto tra loro.

Ma questo e molto altro è la Capoeira, infatti con essa si entra in contatto con la musica e l’autocostruzione degli strumenti musicali, si apprende oltre la lotta, l’Arte del canto e della danza (maculelè, samba de roda, puxada de rede), creare il costume e la scenografia ideale, si impara la lingua portoghese/brasiliana entrando in contatto con un mondo ben più vasto, in cui in India, Giappone, America, Israele, per citarne solo alcuni, puoi comunicare con la lingua comune della Capoeira e si coltiva il rispetto per l’ambiente e la comunità.

Questa formidabile Arte è giunta da noi grazie al Professor Marcos Guimaraes (Ranzinza) che 1 anno e mezzo fa, direttamente da Sao Paulo, è venuto qui per iniziare questo nuovo progetto culturale nella Locride, approdando all’evento più importante per ogni “capoeirista”, il “Batizado”.

Infatti il 22-23-24 luglio tra Locri, Roccella Jonica e Palizzi si terrà il primo “Batizado” e cambio di corda, corredato dagli spettacoli inerenti l’attività e che vanta la presenza di “Mestres” (Maestri) affermati a livello mondiale rappresentanti dei rispettivi gruppi e scuole da Stuttgart (Germania), Taranto, Lecce e Bari.

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