Mar. Lug 16th, 2024

D: Vincenzo Speziali, come giudica l’ingresso del Consigliere Regionale Talerico in Noi con l’Italia?

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R: Le rispondo immediatamente, ovvero alla stregua di un episodio temporaneo. In primis perché bisognerà vedere se è come si evolverà ‘Noi come si chiama’, in quanto cambiamo così spesso nome, che ricorda tanto il ritmo delle donne con i collant; poi dovremo assistere all’evoluzione del loro Congresso, perché il mio amico Avvocato Giampiero Samori-con cui ho un’amicizia personale e familiare da più di quarant’anni- ho la sensazione che farà valere, democraticamente, il suo peso di delegati per raddrizzare la linea politica, la quale assieme a tutti noi raporesentanti delle forze di comune ispirazione stiamo portando avanti, cioè la costruzione di un nuovo ed unitario soggetto politico, che io auspico possa andare dall’area di Tajani a quella di Renzi; in più Talerico…già Talerico, credo che gli si stia dando un’importanza eccessiva, se non altro sul fronte regionale -e forse, a breve, persino al Comune di Catanzaro – quindi lasciamo stemperare il ‘fenomeno’ (nessuno metta in capo a me interpretazioni ironiche, perché non le ho espresse, in maniera invariabilmente defitiva e/o interpretativa). Poi, bisogna anche ricordare come costui non ha uno status di Consigliere Regionale definitivo, perché come hanno ben ricordato sia Samori, sia prima di lui Palamara (il quale pure lui partecipa a questo nostro ‘Tavolo’ comune a livello nazionale), è sub judice. Quando e se diverrà permanente, ne riparlaremo, posto che personalismi e autoreferenzialita`, non sono assimilabili con la sana politica.

D:Comunque in base a Talerico, le dichiarazioni del Vicepresidente di Noi con l’Italia, Giampiero Samori , hanno fatto scalpore, sebbene qualche giornale, ha prima pubblicato la notizia e poi l’ha oscurata. R: innanzitutto Giampiero (Samorindr) le ha comunque dette queste parole ed esse, sono cose giuste e vere, non solo condivisibili, bensì condivise. Per quanto afferisce a ciò che dice lei, quando avrò le evidenze chieste la prossima settimana, e che mi verranno consegnate da ‘bastioni in pineta’ (e a Roma ve ne sono, li conosco e li frequento), regolerò la vicenda, a fronte di pubblico dileggio, per il colpevole, ovviamente. Orbene, adesso lascio correre, tanto a Catanzaro ho la sensazione che vi sia un ‘grumo’ il quale, verrà spazzato via, inesorabilmente e a causa di certi ‘matti e potenti’ eventi.

D: Cosa vuole dire?
R: Semplici sensazioni e nessuno mi metta in bocca parole che non ho detto! Poi la storia, se fosse vera o confermasse le sensazioni di cui prima, al solito, mi darà ragione. Come sempre!

D: A proposito di parole dette, come giudica quelle dell’On. Carfagna, in merito alla federazione di centro?
R: Mi appare tardiva e altamente poco credibile se entra in questo giro pure Calenda. Mi riferisco a lui come persona fisica e ‘parapolitoco’. Lei ricorderà gli inverecondi insulti di sabato scorso all’indirizzo di Matteo Renzi e a Maria Elena Boschi, di cui sono amico e che mi onorano, ricambiato, della loro amicizia. Difatti una cosa sono la Carfagna e soprattutto la mia amica Mariastella Gelmini, ben altro il ‘pariolino’ Calenda (che con sir Wiston Churchill ha in comune, solamente, il girovita), assieme al suo caravanserraglio, che va da segretarie partenopee aduse a lanciare telefonini ai presunti spasimanti -come riportato da vari siti giornalistici- oppure razzisti alla Serodi Catanzaro, il quale è stato l’artefice di una protesta diplomatica, da parte dell’Ambasciata del Libano, che ha gettato discredito non alla città Capoluogo di Regione, bensì a questa fallimentare (futura ex) Amministrazione Comunale del (futuro ex) Sindaco Fiorita. Aggiungo, pure e con dolore, come sia Fiorita, sia la sua Amministrazione (benché supplicati e preallertati dal sottoscritto) si sono rivelati complici e compiacenti: ciò è vergogna, un vero e proprio sconcio. Nossignore, con questi qua, del cerchio calendiano (non la Gelmini, ovviamente) i quali mantengono Sero (perciò indirettamente, persino Talerico) non credo si possa avere nulla a che fare, né tantomeno vi è voglia e percio` non avremo nulla a spartire, poiché, se qualcuno lo pensasse -ma nessuno ha intenzione!- farò mettere il veto dall’Internazionale Democristiana, il cui Presidente, notoriamente, è nel mio stato di affettività e me lo trovo con gioia ed affetto, nel salotto di casa.

D:Lei sembra -e usiamo un eufemismo- non stimare per nulla Calenda o è un’impressione sbagliata?


R: Per nulla, anzi confermo la mia più totale disistima per uno che considero politico allo stesso livello di Talerico o quello di Scionti. È da mesi che avverto che la questione del Terzo Polo, sarebbe finita così. Cosa vuole? Io sono la politica! A mio parere questi che ho citato, ovvero Calenda, Talerico (seppur di complemento e al momento in ‘Noi come si chiama’, ma co n l’avversione di Samori), oppure Scionti, la segreteria partenopea e Sero, sono dei neofiti, quasi come degli infanti di un asilo, quindi poco attrezzati nella materia di specie, cioè la politica per l’appunto, in cui io mi applico e financo bene, da prima di nascere, essendo un democristiano genetico, in virtù di mio nonno e dell’ottima scuola che ho praticato e mi hanno ben insegnato gli illustri Statisti italiani ed internazionali, pure al netto dei familiari. Ciò premesso, ribadito e puntualizzato, trovo l’intera impostazione pesudipartitica calendiana un discutibile sconcio, in quanto allorquando tu chiedi aiuto ai democristiani e poi li trattati come reietti -ed è successo non solo a me, che ancora ringrazio Dio, per avermelo fatto scoprire, tutto sommato, in tempo, ma pure a tanti altri amici- dicevo poi non puoi chiedere di essere ascoltato o stimato, ed anche considerato stimabile e affidabile. In più, le aggiungo, che se dovessi tirar fuori evidenze, mail e messaggi in mio possesso, proprio di lorsignori, che chiedevano leciti aiuti o sostegni elettorali, l’unica consegna per siffatti soggetti, sarebbe quella di indossare una maschera, a fronte di vergogna, ben più seria di un banale rossore.
Tenere Sero, che da Consigliare Comunale -cosi come ho dimostrato io con dati veri!- e financo da Segretario Provinciale, il quale racimola meno di poco, nella sua sezione elettorale, alle politiche di Settembre scorso, equivale ad insultare i cittadini e gli elettori. Anzi a far di lui, un abusivo delle istituzioni. Questo non è tollerabile.

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